E' giocoforza al mattino
per il raggio del sole venirmi vicino
mentre mormora
alla luna fiabe di luce
e all'anima tremula che indugia
l'alito caldo dell'aurora.

Sento il suo calore
irradiarmi le ossa
tra voli di suoni
e armonie di fibre colorate
che già nutrono i miei sensi
ancora domi e confusi
prima che l'ansia del reale
riaccenda di essenza
il viver mio temporale.

S'addensa intanto
di fuori
il canto del mondo vociante
per disvelare il suo credo
nel ventre nano
dell'atomo vagante.

Un bestiario di pensieri
mi intrattiene vitale
nello scrigno profondo del mio io
allevato dalla mattina alla sera
dai rintocchi del cuore
che ritma il respiro
e come una risacca di mare
mi musica l'ora
senza stonare.