"Giustino De Santis vincendo la problematica della perfezione, la verità emotiva delle sensazioni unitamente alle reazioni immediate del proprio istinto, e per la tendenza ad una intrinseca immobilità di tema e forma artistica insegue un intento di semplicità assoluta replicando il suo sforzo fino a sembrare privo di estro e di capacità inventive, ma in realtà inoltrandosi nel dominio dei repertori visivi e di prerogative pittoriche realizza oggetti del quotidiano, concedendo forza di espressione a ciò che il suo occhio vede, facendoli apparire come prodotti di una armoniosa fusione di colori e di una felice distribuzione del modulo: un "transfert" dell'oggetto del presente come modello già tutto realizzato. Modulo costruito con gusto severo, dalla forma geometrica, in una fermezza d'impianto che conferisce all'opera valore monumentale, mentre la composizione si svolge con poco ritmo ma in una unità serrata nella durezza della materia".   "Overcoming the obstacle of perfection and the emotional truth of feelings as well as of immediate instinctive reactions, thanks to the intrinsic stillness of his themes and artistic form, Giustino De Santis aims at an absolute simplicity, at the risk of looking absolutely devoid of fancy and inventive power. Anyhow, entering upon the domain of visual directories and pictorial properties, the artist carries out every day objects, granting them expressive power, as if they were the outcome of an harmonious melting of colors and of one happy distribution of module: almost a "transfer" of the present object as an already wholly accomplished model. The module is built in severe taste, in geometric shape and with a strength of steadiness which bestows to the artwork a monument value. The composition unrolls with little rhythm but in a unity locked inside a very strong matter."
 
 
 
 

Gaetano Maria BONIFATI, 1980

ANTOLOGIA CRITICA - A Critical Anthology

giustino de santis